Processi produttivi ‘customer oriented’ alla Tmc Tumini

Riprendiamo questa settimana le interviste alle aziende coinvolte nei progetti di trasferimento tecnologico, cioè quei progetti di breve durata e ricadute immediate per l’azienda, che attraverso essi riesce a superare una criticità o soddisfare un bisogno specifico.

Il protagonista dell’intervista di questa settimana è Gabriele Tumini, amministratore della TMC, coinvolta nel progetto “Ottimizzazione processi secondo le logiche C.O.P.”, che ha permesso all’azienda di migliorare ed efficientare i propri processi produttivi, ottimizzandoli secondo le logiche Customer Oriented Process (C.O.P).

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Breve presentazione azienda/ruolo aziendale

La TMC s.r.l. Tumini Meccaniche Costruzioni, con sede a Vasto (CH) nella Zona Industriale di Punta Penna, presente con uno stabilimento di circa 9.000 mq. di cui 5.000 coperti, è stata costituita per iniziativa di Gabriele Tumini nel 1987. Essa nasce dall’evoluzione di una precedente società costituita nel 1978 che operava nella costruzione e manutenzione di impianti per l’industria e carpenteria metallica. L’azienda grazie alle attrezzature, ai macchinari tecnologicamente all’avanguardia, al proprio studio di progettazione ed all’alto grado di preparazione dei propri tecnici e dipendenti, è in grado di soddisfare con tempestività e precisione qualsiasi richiesta del settore.
La TMC s.r.l. ha conseguito inoltre l’attestazione SOA: questa certificazione permette all’azienda di essere qualificata all’esecuzione di lavori pubblici per le categorie di propria competenza (OS3 – OS18 – OS28).

 
Oltre a partecipare a progetti di ricerca a livello europeo, nazionale e regionale, il Polo Automotive e le sue aziende partner attivano progetti di trasferimento tecnologico. Può spiegarci – in breve – di cosa si tratta?

I progetti di trasferimento tecnologico sono progetti di breve durata, con risultati concreti e di solito immediati, che coinvolgono l’azienda che chiede di mettere a sua disposizione nuove tecnologie e metodologie per innovare processi o prodotti superando criticità o soddisfacendo specifici fabbisogni.
Sono progetti che trasferiscono all’azienda interessata tecnologie già in uso in un altro ambito o settore di attività per applicarle ai suoi specifici processi. Proprio questo garantisce risultati in tempi relativamente brevi.
 

Quale/i progetto di trasferimento tecnologico ha coinvolto la sua azienda?

Il progetto di trasferimento tecnologico riguarda l’Ottimizzazione di processi secondo le logiche C.O.P.

 
Da quale criticità/fabbisogno siete partiti e quale obiettivo vi siete prefissati?

Il progetto è stato messo a punto per analizzare e migliorare i processi produttivi ottimizzandoli secondo le logiche Customer Oriented Process (C.O.P) e possedere indicatori utili a comprendere l’effettivo andamento dei processi critici per tutti i processi aziendali.
Il punto da cui siamo partiti è la consapevolezza che per operare con successo in un contesto globalizzato e ipercompetitivo occorre coltivare una visione differenziante dell’azienda, governare con coerenza le scelte del marketing mix, accettare le sfide dell’innovazione, saper conquistare e mantenere i clienti con processi e prodotti di qualità. In questo scenario il governo della leva distributiva è l’avere sotto controllo gli indicatori di processo definiti secondo logiche COP è fondamentale.
In particolare oggi risulta cruciale la capacità di costruire relazioni stabili con i clienti sviluppando il Relationship & Customer Made Marketing, con l’obiettivo di coinvolgerli, farli interagire e creare comunità di valori e di interessi.
Lo scopo di questo progetto di trasfermento tecnologico è dunque quello di utilizzare sempre più raffinati criteri di gestione del business, con indicatori molteplici: dal direct product profitability index alle Balanced Scorecard, dai tradizionali indici di rotazione dei prodotti ai flussi finanziari definendo opportuni criteri che blindino il tipo di collaborazione e di partnership allo scopo ultimo di assicurare una sicura  redditività delle commesse.
Praticamente partendo dall’attuale orientamento verso il cliente e attraverso l’analisi di tutti i processi organizzativi interni e le attuali capacità aziendali, si definiranno tutti i nuovi processi (COP-Customer Oriented Process).
Il fine ultimo è quello di creare il nuovo cruscotto aziendale interno alla TMC “progetto SA.PE.RE” utile non solo a fare efficienza ma anche ad avere solo i dati e le informazioni che realmente sono fondamentali per la corretta gestione aziendale, in tempo reale.

 

Come si è svolto il processo di trasferimento tecnologico (fasi di attivazione, consulenza richiesta, esecuzione)?

Il progetto, avviato con la Consulenza con il polista Sistemi di Gestione Integrati, si è svolto sulla base di una serie di attività realizzate:

  • Gestione indicatori dei processi C.O.P
  • Gestione rischi interconnessi ai processi
  • Analisi efficienze/inefficienze dei processi COP
  • Applicazione metodo SA.PE.RE
  • Analisi critica di inefficienze di processo/prodotto
  • Gestione orientata alla massima soddisfazione dei clienti
  • Gestione marginalità commesse e analisi distinte basi prodotti automotive

  

Quali sono i risultati attesi/conseguiti?

Ci aspettiamo due principali tipologie di risultati.
Da un lato un incremento di 800.000 euro di fatturato in tre anni grazie alla fidelizzazione di clienti consolidati gestiti in accordo ai processi COP.
In secondo luogo, i risultati attesi riguardano l’intercettazione immediata delle potenziali derive di processo / prodotto e la prevenzione delle difettosità di prodotti / processi.
Più nello specifico, possiamo individuare i seguenti risultati conseguiti:

  • Incremento della robustezza e della capacità di risposta a eventi imprevisti
  • Incremento della flessibilità e della capacità di adeguamento ai cambiamenti
  • Risposta più rapida e personalizzata alle richieste del mercato
  • Possibilità di condurre analisi marginali e di sensitività
  • Presidiare il confine tra la possibilità e l’impossibilità di realizzare le specifiche desiderate
  • Sono stati ridefiniti differenti spazi aziendali in modo logico e per dare efficienza ai flussi di produzione e di gestione
  • I processi di logistica in entrata e in uscita sono stati revisionati e risultano essere stati ridefiniti anche i relativi Kpi di riferimento
  • Sono stati ridefiniti gli indicatori aziendalli pre-esistenti ed è stato creato un nuovo «cruscotto» aziendale utile al fine del monitoraggio e del miglioramento di tutti i processi aziendali ritenuti e definiti come C.O.P.

 
 
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